In ricordo di Edgar M. Vidal, l'autore di Deluxe Pacman e Deluxe Galaga
Ripercorriamo la carriera di uno sviluppatore sempre discreto, che ha lavorato per tutta la vita sui progetti che amava di più
Di Edgar M. Vidal ho degli strani ricordi. Non che lo abbia mai conosciuto di persona e non che figuri tra i nomi più citati tra gli appassionati di retrogaming, nonostante sia l’autore di Deluxe Pacman e Deluxe Galaga, il primo uno dei migliori cloni di Pac-Man e il secondo uno dei migliori cloni di Galaga (più che altro di StarBattle per VIC 20, che di suo era un clone di Galaga) che siano mai stati realizzati per Amiga (meglio: erano i migliori in assoluto) e altri sistemi. Ma in qualche modo gli sono profondamente affezionato.
Un tumore lo portò via il 1° aprile 2015, mentre lavorava a Warblade MK. II. Era il seguito di Warblade, ossia l’evoluzione di Deluxe Galaga, cui aveva cambiato nome per non incorrere nelle ire di Bandai Namco, visto che lo aveva trasformato in un progetto commerciale. Oltretutto era reduce da una campagna di successo su IndieGoGo (cui avevo anche contribuito). L’ultimo aggiornamento sullo sviluppo fu pubblicato il 30 novembre 2024. Poi, evidentemente, Vidal ebbe altro a cui pensare, fino al game over.
Come ebbi modo di dire anni fa in un articoletto scritto per Ars Ludica, “Warblade non può essere considerato un gioco nostalgico, perché il suo sviluppo non è mai cessato. È più un progetto di vita che, mattone dopo mattone, mira a spremere una struttura di gioco classica mantenendola fresca e ricavandone il massimo possibile.” Definii Vidal come “un pittore lavorante in perpetuo sullo stesso quadro,” che lo perfeziona pennellata dopo pennellata, “lo abbandona e lo riprende, anche solo per ritoccare un singolo dettaglio. Tenta di avvicinarsi ad una perfezione che sa di non poter mai raggiungere.” Penso che già all’epoca avrei potuto scrivere lo stesso per Deluxe PocMon, che seguì un percorso simile a quello di Deluxe Galaga per poter essere venduto. Di entrambi, se consideriamo anche le versioni freeware per Amiga, esistono innumerevoli versioni.
Vidal aveva una concezione classica dei videogiochi, ma i suoi progetti avevano un gusto estremamente moderno. Oggi avrebbe avuto molto da dire nella scena degli arcade moderni. Sapeva come manipolare le sue fonti d’ispirazione per tirarne fuori qualcosa di avanzato e a suo modo originale.
Oltre ai due Deluxe e derivati, lavorò anche ad altro nella vita: Tetriz, un Tetris freeware per Amiga uscito nel 1991, Kastle Kumquat (Remake), rifacimento del 2006 di un oscuro puzzle game di Cybernetix del 1992, titolo che Vidal amava moltissimo e che decise di omaggiare durante la competizione Retro Remakes 2006 (rimanendo fedele il più possibile all’originale), e Dots Adventures, un platform in cui si evitavano trappole e nemici e si raccoglieva frutta in livelli labirintici. Lavorò anche ad altri progetti minori, come The Magic Coin o PIXIE, usciti solo per sistemi mobile e attualmente non più disponibili.
Di mio, la formula Pac-Man mi aveva stancato quando provai Deluxe Pacman. Era un gioco freeware (all’epoca si diceva di pubblico dominio), trovato su di un floppy di una qualche rivista acquistata in edicola, di cui non ricordo molto. Me ne innamorai, tanto era pieno di segreti e variazioni sul tema dell’originale: i livelli erano più vari e progettati in modo molto creativo, era pieno di segreti da scoprire e c’erano bonus assurdi che aiutavano a far crescere a dismisura il punteggio. Era Pac-Man, ma gli interessava esserlo fino a un certo punto. Probabilmente parte del mio interesse per la scena indie nacque proprio da lì. Successivamente giocai anche a Deluxe Galaga, di cui allo stesso modo subii immediatamente il fascino, tra monete da raccogliere, potenziamenti, boss e segreti da scoprire. C’era sempre l’astronave in fondo allo schermo che sparava agli alieni che arrivavano a ondate e si posizionavamo nella parte superiore, ma era così vario e pieno di cose da scoprire che non riuscivo a smettere di giocarci.
Eppure di cloni di Pac-Man e di Galaga (che di suo veniva da Space Invaders) ne avevo già provati tanti: ne erano piene le cassette da edicola per Commodore 64 e non mancavano certo per Amiga.
Come raccontato in una delle rare interviste concesse nella sua vita, Vidal iniziò a scrivere i suoi primi giochi su di un Sinclair ZX81, passando poi per il Commodore Vic 20, dove realizzò un clone di Donkey Kong mai pubblicato, scrivendo il codice a mano su di un quaderno. Quindi arrivò al Commodore 64, per cui sviluppò alcuni strumenti e alcuni giochi per diletto suo e dei suoi amici.
Come si può leggere, non era un grande appassionato di chiacchiere. A una domanda riguardante cosa avrebbe voluto aggiungere a Deluxe Galaga che non era riuscito a mettere nei tanti aggiornamenti, Vidal spiegò di vedere Warblade in totale continuità con quell’esperienza: “Sto ancora lavorando su quel dannato gioco!! 😊 Anche se ora si chiama Warblade.”
Parlando delle caratteristiche di Deluxe Galaga / Warblade che lo rendevano più fiero, disse soltanto “Penso la giocabilità e forse tutte le opzioni e le caratteristiche aggiunte (in Warblade).” E sulle difficoltà dello sviluppo? “Non ricordo molto bene, ma uno degli obiettivi era quello di far andare il gioco il più velocemente possibile, quindi ottimizzammo moltissimo.”
Diretto e subito al punto.
Dall’intervista si apprende effettivamente poco su di lui come persona. Possiamo dedurre dall’asciuttezza delle risposte che fosse molto riservato, ma poco importa. Interessante il fatto che, nonostante la fama della versione Amiga di Deluxe Galaga, la versione di maggior successo fu quella PC. “Più di mille volte di maggiore successo”, per dirla come Vidal. Anche per rispondere a una domanda con cui avrebbe potuto aprirsi di più, non sprecò una sola parola. L’intervistatore gli chiese: “Com’è cambiata l’industria dei videogiochi per computer dai giorni dell’Amiga negli anni 80 e i primi anni 90?”, ottenendo come risposta: “Be’, essere una compagnia individuale non è facile, ma è possibile trarne di che viverci. Realizzare giochi per iPhone ha reso possibile a una persona e ad altre piccole compagnie di avere successo.”
Le opere di Vidal sono quasi tutte reperibili. I suoi giochi mobile sembrano introvabili, ma quelli usciti su Amiga e PC sono accessibili da varie fonti. Ad esempio Deluxe Pacman è scaricabile da Lemon Amiga, per riportarne una. Lo stesso vale per Deluxe Galaga. Erano dei giochi freeware, quindi potete scaricarli liberamente e giocarci con qualsiasi emulatore o con l’hardware reale.
Di mantenere viva la memoria del corpus delle opere successive di Vidal si sta occupando invece il suo amico Simon Quincey, che ha reso disponibili i suoi giochi tramite l’Internet Archive. Da questa pagina potete scaricare le versioni complete di Warblade (la 1.0, la 1.33 e la 1.34), di Deluxe PocMon e di Kastle Kumquat (Remake). Inoltre potete scaricare la beta di Warblade e la versione test di Deluxe Galaga Reborn. Si tratta di una build risalente al 31 gennaio 2015, l’ultima a cui ha lavorato.