Dino Quake è un arcade in purezza
Un clone moderno di Bubble Bobble con tutte le cose al posto giusto
Dino Quake di Neutronized è un arcade in purezza, in cui si guidano alcuni dinosauri (inizialmente due, ma se ne possono sbloccare altri sette, ciascuno con le sue caratteristiche) con l’obiettivo di contrastare una minaccia aliena. Sì, c’è anche una specie di storia, ma fortunatamente si dimentica subito, perdendosi tra serpentelli, scheletri, fiamme viventi, scimmie, spietati rapaci e varia altra fauna che potrebbe essere uscita da un qualsiasi coin-op degli anni 80.
I nostri eroi pre-estinzione affrontano dei livelli a schermate fisse pieni di piattaforme e pericoli. Sanno saltare e possono colpire il terreno per generare dei mini terremoti (da cui il titolo), con cui stordire i nemici. Quindi, non gli resta che dargli un calcio per farli rotolare. Più nemici contemporaneamente si riescono a colpire, più volte questi rimbalzano sulle pareti, svelando bonus e allungando la loro corsa, così da coinvolgere altri malcapitati. Questo, in linea di massima, è il funzionamento dell’intero gioco, al netto di bonus da raccogliere, qualche segreto da scoprire, punti da accumulare e poco altro.
Dino Quake è un vero e proprio bonsai videoludico, in cui c’è poco, ma tutto funziona alla perfezione, apparendo come una specie di compendio moderno di Bubble Bobble, Snow Bros., Rod Land e simili.
Considerate che una partita completa di finale dura circa 12-13 minuti. Sembra poco, ma è una caratteristica essenziale che trasforma Dino Quake in una specie di gioco rifugio: uno di quelli che si avviano quando si ha un po’ di respiro dal lavoro o dalla vita quotidiana.
Con questo non voglio svalutarlo. Anzi, considero un grande pregio il rispetto che dimostra per il tempo del giocatore e la sua capacità di non esagerare mai, evitando a ogni costo il superfluo, tra transizioni dei livelli ultra rapide, boss vari ma molto veloci da abbattere (il più forte, quello finale, va giù con cinque colpi) e singole mappe che si possono completare nel giro di pochi secondi.
Anche la presenza di più mondi, strutturati secondo uno schema ad albero ed accessibili tramite alcuni portali che appaiono completando i livelli, non appesantisce il gameplay. Anzi, aggiunge varietà e aumenta la rigiocabilità.
Senza dubbio è uno dei migliori indie arcade degli ultimi anni, che non sfigura vicino ai vari Donut Dodo, Flora & Fang e Annalyn, tanto per citarne qualcuno. Gli manca solo un cassone intorno. Ma a quello si può sempre rimediare.